Ripartiti da Modica, sulla via del ritorno per Marina di Ragusa, abbiamo deciso, sempre in modalità "toccata e fuga", di fare visita alla Città di Scicli.
Dopo 10 km siamo arrivati e al nostro arrivo siamo rimasti stupiti dalle rocce che circondano la città. E' situata proprio nel punto in cui tre valli si intersecano. Ovunque ci si giri si vedono rocce. Noi siamo rimasti colpiti dalla visuale nella zona della Chiesa di San Bartolomeo nei pressi della quale si possono osservare grotte scavate nella roccia alla sua sinistra. In via Guadagna abbiamo lasciato la nostra auto per iniziare la breve escursione.
Prima abbiamo fatto visita alla chiesa che rappresenta un esempio del passaggio di stile dal tardo-barocco a quello neoclassico. Al suo interno è presente anche un presepe permanente che è possibile illuminare inserendo una moneta da € 1.
Dopo 10 km siamo arrivati e al nostro arrivo siamo rimasti stupiti dalle rocce che circondano la città. E' situata proprio nel punto in cui tre valli si intersecano. Ovunque ci si giri si vedono rocce. Noi siamo rimasti colpiti dalla visuale nella zona della Chiesa di San Bartolomeo nei pressi della quale si possono osservare grotte scavate nella roccia alla sua sinistra. In via Guadagna abbiamo lasciato la nostra auto per iniziare la breve escursione.
Prima abbiamo fatto visita alla chiesa che rappresenta un esempio del passaggio di stile dal tardo-barocco a quello neoclassico. Al suo interno è presente anche un presepe permanente che è possibile illuminare inserendo una moneta da € 1.
Chiesa di San Bartolomeo |
Interni della Chiesa di San Bartolomeo |
Presepe all' interno della Chiesa di San Bartolomeo |
Usciti dalla Chiesa, alla destra, inizia il percorso che conduce al Parco archeologico di Chiafura che è costituito da un insieme di case (grotte) scavate nella roccia.
Grotte di Chiafura viste da via Guadagna |
Il percorso è in salita e il sito, nel mese di giugno 2016, ci è parso in completo stato di abbandono. Oltretutto, il cancello in cui ha inizio il sentiero che conduce in cima, era chiuso. Scavalcato agevolmente il cancello, abbiamo proseguito per il sentiero, tra le erbacce alte. Non ci siamo addentrati nelle grotte perchè avevano un aspetto poco rassicurante.
Grotte di Chiafura |
Il sentiero visto dall'alto |
Panorama di Scicli da Chiafura |
Volendo è possibile proseguire ancora per il sentiero fino ad arrivare al Parco San Matteo e vedere altri due edifici pericolanti. Peccato ma qui ci è sembrato di essere in una giungla più che in un Parco archeologico.
Al contrario di quanto indicasse l'insegna del Parco Museo San Matteo l' unica cosa che sicuramente era "cresciuta" in questa zona era l'erba, oltre alla nostra sensazione di abbandono dell'area. Comunque è necessario armarsi di coraggio e di spirito avventuriero e salire sopra che il sito, curato o non curato, merita una visita.
Insegna del Parco San Matteo |
Al tramonto, siamo tornati all'auto e ripartiti per Marina di
Ragusa.
Il giorno seguente era previsto il trasferimento ad Agrigento per la visita alla Valle dei Templi. Si avvicinava il nostro ultimo giorno di
permanenza sull'isola prima di tornare sulla terraferma.
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